ProjectsMuseo della Scienza di Roma

La finalità del progetto per il Museo Della Scenza di Roma di Studio Transit è trasmettere l’idea di una scienza “fatta da persone e per le persone“ e si articola su una dimensione architettonica e una dimensione contenutistica, che raccontano la scienza come un’attività “fatta dalle persone”, ed una seconda dimensione contenutistica che trasmette una scienza “per le persone”

Principio cardine è che il MSR sia l’incarnazione architettonica del metodo scientifico, che è sì il processo di selezione tramite cui ciò che si forma nella mente dello scienziato incontra l’esperimento per diventare eventualmente parte dell’edificio della scienza; ma è anche il processo di pensiero fatto di tentativi, della sedimentazione e maturazione delle idee, che risulta nell’ipotesi scientifica.

Data 2023

Stato Concorso

Luogo Roma, Italia

Categoria Cultura & Religione

L’architettura, attraverso un esoscheletro ordinato, incrementale e modulare diventa segno che racconta il metodo scientifico, la sua vita e il suo rigore, le persone che lo animano e i loro cammini.

Incorpora le due dimensioni contenutistiche del pensiero scientifico:

1. il rapporto virtuoso tra scienza ed arte nella fase creativa della formazione dei concetti

2. il rapporto tra scienze e tecnologie che impatta sulla vita delle persone.

Il primo mostra il contributo della fantasia individuale, aspetto centrale dell’impresa scientifica “fatta dalle persone”; il secondo illustra come la scienza materializzata in tecnologia trasforma il nostro rapporto con il mondo e l’ambiente, aspetto centrale di una scienza “per le persone”.

Il racconto che si dipana dal complesso scelto per la sede del MSR, si nutre di materiali e di tecniche costruttive che fotografano momenti della storia.

Il mattone, l’acciaio, il cemento parlano di successivi sviluppi e trasformazioni, generando ambienti che, avulsi dalla loro funzione originaria, si caricano di poesia dello spazio. Nel solco dell’utilizzo del materiale come testimone del proprio tempo, la nuova architettura si manifesta con una scelta di sostenibilità: il legno.

La prospettiva di ingresso che innerva il sistema, i grandi ambienti ritmati dalla cadenza degli shed di copertura, lo spartito dei fronti che perimetrano il complesso, sono acquisiti come elementi fondanti la articolazione della nuova architettura.

L’esperienza si apre con una promenade che è insieme atrio e percorso urbano, foro e giardino segreto, luogo del racconto e della sosta, momento ludico e conoscenza. Rappresenta un nuovo spazio di condivisione della città e al contempo un manifesto, sempre cangiante, dell’essenza del MSR.

I luoghi raccontano di se stessi, della propria storia ed evoluzione. Ascoltare questo racconto e coglierne l’essenza è la condizione per inserirsi nel processo del divenire.

Questo centro vibrante è costituito da due momenti esperienziali: Il primo è il Giardino della conoscenza composto da quattro unità espositive che, in linea con la filosofia del progetto, riveleranno l’intreccio tra la libera costruzione di rappresentazioni e il rigore metodologico nel pensiero scientifico.

Sarà dunque possibile confrontare le analoghe rappresentazioni di concetti dell’indagine scientifica come spazio, luce e colore, tempo, movimento, con quelle che ne hanno dato la poesia, la letteratura, le arti figurative, il cinema e la danza, come forme di conoscenza in tensione positiva con il metodo scientifico.

Attraverso la tecnica dello specchio infinito sarà possibile scoprire la genesi di otto formule fondamentali per la scienza, il loro impatto tecnico e tecnologico sulla storia e il modo in cui influiscono e caratterizzano il quotidiano dell’individuo e le complessità sociali.

Il racconto di come lo straordinario riesce a rapportarsi con l’ordinario trasformandolo.

Il Forum rappresenta un’ideale cucitura tra l’elemento fisico architettonico e il suo vitalismo complementare fatto di incontri e flussi di persone, sintesi dinamica di tutti i processi generativi alla base di ogni ipotesi o teoria prima del loro vaglio scientifico.

Il secondo elemento è una Agorà che ospiterà un palinsesto libero di incontri ed eventi avvalendosi del contributo di scienziati, divulgatori e ricercatori che informeranno in modo critico sugli ultimi trend nelle scienze e tecnologie. Le conversazioni si centreranno su il circolo virtuoso tra scienza, tecniche e tecnologia in casi presi dalla storia antica, recente e dall’attualità, caratterizzando il MSR come vetrina ideale dell’ecosistema della ricerca scientifica italiana.

Al centro dell’Agorà un’installazione di schermi semitrasparenti sovrapposti (see through led) che si ispirano alla sezione aurea evocandone l’armonia delle forme in natura e nell’arte, cita le complessità e il divenire del metodo scientifico, quel processo di sedimentazione del sapere umano. Una copertina commutabile dedicata agli approfondimenti e agli eventi che di volta in volta saranno trattati in accordo con le tematiche del MSR.

Emozione, controllo della luce, libertà da vincoli, flessibilità sono i quattro canoni informatori del disegno degli spazi espositivi che, in coerenza con il criterio “in divenire” dell’intero progetto, si mettono al servizio dei racconti sulla scienza che si svilupperanno nell’arco del tempo.

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